AlexWilMac
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[N.B.:questo articolo l'ho già pubblicato in inglese nella sezione internazionale Multiboot. Quindi, chi ha letto quello non troverà novità]
Come dice il titolo, non ho scritto questo articolo come sorta di guida all'uso di OpenMultiBoot (OMB, d'ora in avanti e scriverò OMB anche quando intenderò il concetto stesso di multiboot) ma per condividere la mia esperienza, fornire qualche spunto per semplificare alcune operazioni e per trarre vantaggio da alcuni aspetti di OMB.
Quindi, questa non vuol essere una guida piena di trucchi sconosciuti ma solo un punto di vista e un approccio diverso di pensare l'OMB con qualche consiglio che spero sia utile per sfruttarlo davvero a pieno.
* * *
Quel che trovo veramente comodo di OMB non è soltanto il fatto che permetta d'installare e avere a tutte a portata di mano diverse immagini senza la necessità di flashare una nuova immagine o full backup (per poi tornare a riflashare con la precedente situazione: questo è normalmente ciò per cui OMB nasce e che è certamente comodo) quanto il fatto che potete effettuare alcune operazioni sulle immagini installate in OMB mentre state utilizzando quella in flash (o un'altra in OMB). Comunque, NON mentre state usando quella su cui lavorare.
Questo significa che potete preparare o impostare molti aspetti mentre le immagini in OMB non sono in funzione.
Per far questo, prima di tutto serve un client FTP. Molti concetti saranno qui riferiti a Filezilla per vari motivi: perché è un freeware, perché ne esiste una versione per tutti e tre i sistemi operativi più diffusi (OsX, Linux e Windows) e perché è probabilmente il più conosciuto. Ma le stesse funzioni e possibilità possono averli molti altri client FTP.
Così, per esempio, quando parlerò dei Preferiti (i bookmark) di Fz, varrà anche gli altri client che avranno la stessa possibilità di memorizzare posizioni e percorsi.
Assumerò anche che le immagini in OMB siano installate sull'hard disk (che è stata la mia scelta) anche se molti consigliano, giustamente, di usare pendrive USB. Quindi, chi ha OMB in un dispositivo USB, dovrà leggere "usb" dovunque io scriverò "hdd".
1) STRUTTURA DI OMB
Una volta configurato il plugin OMB, avrete due nuove cartelle nel dispositivo scelto; quindi nel caso sia l'HDD saranno:
/media/hdd/open-multiboot
/media/hdd/open-multiboot-upload
Il primo consiglio è di aggiungere entrambe come segnalibri perché potrebbero servire abbastanza spesso (se amate giocare con le immagini in OMB).
2) NOMI DELLE IMMAGINI
Com'è noto, nella cartella open-multiboot-upload andranno trasferite le immagini o i full backup: funzionano anche questi, checché ne dica qualcuno, ma vanno zippati (a meno che non lo siano già come nelle ultime versioni della OBH, OpenBlackHole). Quel che alcuni, però, non fanno è attribuire nomi brevi ai file .zip. Questo è raccomandabile per due motivi: primo perché un nome lungo alle volte crea problemi nell'installazione e, secondo, perché il nome del file zip sarà anche il nome della sottocartella di /media/hdd/open-multiboot con l'immagine. Quindi, se il file si chiama BH304.zip, l'installazione in OMB creerà una nuova cartella con percorso
/media/hdd/open-multiboot/BH304.
Quindi, più corto sarà il nome del file, più breve il percorso (il che è certamente comodo).
N.B. Per chi crea i file zip sotto OsX è preferibile non utilizzare la pur comoda funzione "comprimi" presente nel menu contestuale. Io, per esempio, utilizzo l'utility freeware Keka che contiene un'opzione (exclude resource fork Mac) per escludere i c.d. "dot files", i file nascosti. In ogni caso, di solito non si hanno problemi nemmeno con la compressione nativa di OsX ma, per sicurezza...
3) UNA, DUE, CENTOMILA ROOT IN OMB
Una volta installata almeno un'immagine (o full backup) avrete tante sottocartelle di /media/hdd/open-multiboot quante sono le immagini installate.e ciascuna di queste sottocartelle sono le "root" delle immagini in modalità multiboot. Ad esempio, potreste avere, dentro /media/hdd/open-multiboot:
/BH304
/Vti
/OpenPli
e così via. Notare che, come già detto, i nomi di queste cartelle "root" derivano da quelli dei file .zip così come li avevate decisi ma, nel menu di OMB, il nome visualizzato sarà diverso perché attribuito automaticamente in funzione dell'immagine installata.
Quindi, in ciascuna di quelle cartelle, ritroverete la consueta struttura di una root, come la potreste vedere se le immagini fossero installate in flash.
4) PASSARE VELOCEMENTE DA PERCORSI DELLA FLASH A PERCORSI IN OMB
Adesso è tempo di creare, se non l'avevate già fatto per la gestione della flash, dei segnalibri corrispondenti ai percorsi che più v'interessano. Lo scopo, come detto all'inizio, è di lavorare tramite Fz sulle immagini in OMB mentre non sono in uso, ossia mentre si sta usando quella in flash o un'altra in OMB (magari perché state registrando qualcosa o guardando un programma e non volete ripartire con un'immagine ancora non pronta). E' questa la cosa che trovo davvero comoda di OMB.
In questo modo potrete trasferire, ad esempio, file di configurazione, i timer e anche gli stessi setting, oppure file di script. Questi ultimi hanno spesso bisogno di un riavvio per diventare operativi.
Proprio il file con i timer, ad esempio, è uno di quelli un po' fastidiosi da trasferire perché la cosa non si può fare mentre l'immagine è in uso (in quanto al riavvio successivo viene sovrascritto dal sistema con la versione precedente) ma neppure mentre è nella prima fase del riavvio (il trucco è di comandare ripetuti invii durante il boot mentre il collegamento FTP ancora non può essere stabilito così che, all'inizio del caricamento della GUI, il trasferimento parta non appena il collegamento in FTP avviene ma prima che il file diventi in uso).
Tutto questo con l'uso intelligente di OMB, non è un problema.
Così, quando molti aspetti saranno configurati, potete anche ripartire con un'immagine 100% operativa, o quasi.
Facciamo un esempio proprio relativo ai timer.
In quest'esempio assumiamo che l'immagine in flash sia OBH e una di quelle in multiboot sia la BH e volete trasferire il vostro lungo elenco di timer dalla OBH alla BH. I passi sono questi:
a) creare il segnalibro dei timer (valido per qualsiasi immagine abbiate in flash), ossia /etc/enigma2 e copiarsi il file timers.xml dalla flash nel proprio PC.
b) creare il segnalibro della root dell'immagine in OMB (nel mio esempio /media/hdd/open-multiboot/BH304).
c) copiare la stringa /etc/enigma2 (che risulta visualizzata nella finestra di destra di Fz
d) utilizzare il segnalibro con la root della BH in OMB e così ci si ritroverà pronti nella cartella /media/hdd/open-multiboot/BH304. Aggiungere poi, nella riga del percorso, incollandolo, il percorso del timer, ossia /etc/enigma2 copiato in precedenza e premere INVIO. Il risultato sarà il percorso completo del file timer dell'immagine in OMB, ossia
/media/hdd/open-multiboot/BH304/etc/enigma2.
e) trasferire il file timers.xml dal PC alla cartella appena selezionata. Questo sovrascriverà effettivamente (e non solo temporaneamente, come avverrebbe se agiste sullo stesso file in flash) il file in questione e, quando avvierete quell'immagine in OMB, vi ritroverete tutti i vostri timer.
* * *
Uno potrebbe dire: perché non memorizzare entrambi i percorsi direttamente invece di fare il copia-incolla? Per esempio, sembrerebbe più semplice memorizzare questi due segnalibri:
/etc/enigma2
ed anche
/media/hdd/open-multiboot/BH304/etc/enigma2
Sì, sembrerebbe più semplice ma se, come me, aveste molti segnalibri "principali" (intendo quelli della flash) e molte immagini installate in OMB, dovreste salvare una lunga lista di segnalibri. Per esempio: io ho 18 segnalibri principali e 3 immagini in flash, al momento. Avrei bisogno di 18*3=54 segnalibri... un lenzuolo nel menu di Fz.
Invece, così mi bastano 18+3 (le 3 root) =21 segnalibri.
Un'altra osservazione potrebbe essere: perché crearsi il segnalibro dei timer? Non posso fare tutto direttamente? Certo, se pensate che vi serva una sola volta o rarissimamente. Altrimenti, questo è proprio quel che i segnalibri consentono, e qui non è un consiglio per OMB ma generale.
Un altro esempio è il file "settings" contenuto nella stessa cartella dei timer, quindi /etc/enigma2, tramite il quale potete trasferire tutta la configurazione dei tuner senza fatica.
* * *
In conclusione, quello relativo ai timer è solo un esempio perché più si conosce un'immagine (e le sue cartelle e file importanti) e più si può trarre vantaggio dall'utilizzo di un client FTP per configurarsi le immagini installate in OMB a immagine (è il caso dire) e somiglianza di quelle già completamente configurate e personalizzate.
Come dice il titolo, non ho scritto questo articolo come sorta di guida all'uso di OpenMultiBoot (OMB, d'ora in avanti e scriverò OMB anche quando intenderò il concetto stesso di multiboot) ma per condividere la mia esperienza, fornire qualche spunto per semplificare alcune operazioni e per trarre vantaggio da alcuni aspetti di OMB.
Quindi, questa non vuol essere una guida piena di trucchi sconosciuti ma solo un punto di vista e un approccio diverso di pensare l'OMB con qualche consiglio che spero sia utile per sfruttarlo davvero a pieno.
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Quel che trovo veramente comodo di OMB non è soltanto il fatto che permetta d'installare e avere a tutte a portata di mano diverse immagini senza la necessità di flashare una nuova immagine o full backup (per poi tornare a riflashare con la precedente situazione: questo è normalmente ciò per cui OMB nasce e che è certamente comodo) quanto il fatto che potete effettuare alcune operazioni sulle immagini installate in OMB mentre state utilizzando quella in flash (o un'altra in OMB). Comunque, NON mentre state usando quella su cui lavorare.
Questo significa che potete preparare o impostare molti aspetti mentre le immagini in OMB non sono in funzione.
Per far questo, prima di tutto serve un client FTP. Molti concetti saranno qui riferiti a Filezilla per vari motivi: perché è un freeware, perché ne esiste una versione per tutti e tre i sistemi operativi più diffusi (OsX, Linux e Windows) e perché è probabilmente il più conosciuto. Ma le stesse funzioni e possibilità possono averli molti altri client FTP.
Così, per esempio, quando parlerò dei Preferiti (i bookmark) di Fz, varrà anche gli altri client che avranno la stessa possibilità di memorizzare posizioni e percorsi.
Assumerò anche che le immagini in OMB siano installate sull'hard disk (che è stata la mia scelta) anche se molti consigliano, giustamente, di usare pendrive USB. Quindi, chi ha OMB in un dispositivo USB, dovrà leggere "usb" dovunque io scriverò "hdd".
1) STRUTTURA DI OMB
Una volta configurato il plugin OMB, avrete due nuove cartelle nel dispositivo scelto; quindi nel caso sia l'HDD saranno:
/media/hdd/open-multiboot
/media/hdd/open-multiboot-upload
Il primo consiglio è di aggiungere entrambe come segnalibri perché potrebbero servire abbastanza spesso (se amate giocare con le immagini in OMB).
2) NOMI DELLE IMMAGINI
Com'è noto, nella cartella open-multiboot-upload andranno trasferite le immagini o i full backup: funzionano anche questi, checché ne dica qualcuno, ma vanno zippati (a meno che non lo siano già come nelle ultime versioni della OBH, OpenBlackHole). Quel che alcuni, però, non fanno è attribuire nomi brevi ai file .zip. Questo è raccomandabile per due motivi: primo perché un nome lungo alle volte crea problemi nell'installazione e, secondo, perché il nome del file zip sarà anche il nome della sottocartella di /media/hdd/open-multiboot con l'immagine. Quindi, se il file si chiama BH304.zip, l'installazione in OMB creerà una nuova cartella con percorso
/media/hdd/open-multiboot/BH304.
Quindi, più corto sarà il nome del file, più breve il percorso (il che è certamente comodo).
N.B. Per chi crea i file zip sotto OsX è preferibile non utilizzare la pur comoda funzione "comprimi" presente nel menu contestuale. Io, per esempio, utilizzo l'utility freeware Keka che contiene un'opzione (exclude resource fork Mac) per escludere i c.d. "dot files", i file nascosti. In ogni caso, di solito non si hanno problemi nemmeno con la compressione nativa di OsX ma, per sicurezza...
3) UNA, DUE, CENTOMILA ROOT IN OMB
Una volta installata almeno un'immagine (o full backup) avrete tante sottocartelle di /media/hdd/open-multiboot quante sono le immagini installate.e ciascuna di queste sottocartelle sono le "root" delle immagini in modalità multiboot. Ad esempio, potreste avere, dentro /media/hdd/open-multiboot:
/BH304
/Vti
/OpenPli
e così via. Notare che, come già detto, i nomi di queste cartelle "root" derivano da quelli dei file .zip così come li avevate decisi ma, nel menu di OMB, il nome visualizzato sarà diverso perché attribuito automaticamente in funzione dell'immagine installata.
Quindi, in ciascuna di quelle cartelle, ritroverete la consueta struttura di una root, come la potreste vedere se le immagini fossero installate in flash.
4) PASSARE VELOCEMENTE DA PERCORSI DELLA FLASH A PERCORSI IN OMB
Adesso è tempo di creare, se non l'avevate già fatto per la gestione della flash, dei segnalibri corrispondenti ai percorsi che più v'interessano. Lo scopo, come detto all'inizio, è di lavorare tramite Fz sulle immagini in OMB mentre non sono in uso, ossia mentre si sta usando quella in flash o un'altra in OMB (magari perché state registrando qualcosa o guardando un programma e non volete ripartire con un'immagine ancora non pronta). E' questa la cosa che trovo davvero comoda di OMB.
In questo modo potrete trasferire, ad esempio, file di configurazione, i timer e anche gli stessi setting, oppure file di script. Questi ultimi hanno spesso bisogno di un riavvio per diventare operativi.
Proprio il file con i timer, ad esempio, è uno di quelli un po' fastidiosi da trasferire perché la cosa non si può fare mentre l'immagine è in uso (in quanto al riavvio successivo viene sovrascritto dal sistema con la versione precedente) ma neppure mentre è nella prima fase del riavvio (il trucco è di comandare ripetuti invii durante il boot mentre il collegamento FTP ancora non può essere stabilito così che, all'inizio del caricamento della GUI, il trasferimento parta non appena il collegamento in FTP avviene ma prima che il file diventi in uso).
Tutto questo con l'uso intelligente di OMB, non è un problema.
Così, quando molti aspetti saranno configurati, potete anche ripartire con un'immagine 100% operativa, o quasi.
Facciamo un esempio proprio relativo ai timer.
In quest'esempio assumiamo che l'immagine in flash sia OBH e una di quelle in multiboot sia la BH e volete trasferire il vostro lungo elenco di timer dalla OBH alla BH. I passi sono questi:
a) creare il segnalibro dei timer (valido per qualsiasi immagine abbiate in flash), ossia /etc/enigma2 e copiarsi il file timers.xml dalla flash nel proprio PC.
b) creare il segnalibro della root dell'immagine in OMB (nel mio esempio /media/hdd/open-multiboot/BH304).
c) copiare la stringa /etc/enigma2 (che risulta visualizzata nella finestra di destra di Fz
d) utilizzare il segnalibro con la root della BH in OMB e così ci si ritroverà pronti nella cartella /media/hdd/open-multiboot/BH304. Aggiungere poi, nella riga del percorso, incollandolo, il percorso del timer, ossia /etc/enigma2 copiato in precedenza e premere INVIO. Il risultato sarà il percorso completo del file timer dell'immagine in OMB, ossia
/media/hdd/open-multiboot/BH304/etc/enigma2.
e) trasferire il file timers.xml dal PC alla cartella appena selezionata. Questo sovrascriverà effettivamente (e non solo temporaneamente, come avverrebbe se agiste sullo stesso file in flash) il file in questione e, quando avvierete quell'immagine in OMB, vi ritroverete tutti i vostri timer.
* * *
Uno potrebbe dire: perché non memorizzare entrambi i percorsi direttamente invece di fare il copia-incolla? Per esempio, sembrerebbe più semplice memorizzare questi due segnalibri:
/etc/enigma2
ed anche
/media/hdd/open-multiboot/BH304/etc/enigma2
Sì, sembrerebbe più semplice ma se, come me, aveste molti segnalibri "principali" (intendo quelli della flash) e molte immagini installate in OMB, dovreste salvare una lunga lista di segnalibri. Per esempio: io ho 18 segnalibri principali e 3 immagini in flash, al momento. Avrei bisogno di 18*3=54 segnalibri... un lenzuolo nel menu di Fz.
Invece, così mi bastano 18+3 (le 3 root) =21 segnalibri.
Un'altra osservazione potrebbe essere: perché crearsi il segnalibro dei timer? Non posso fare tutto direttamente? Certo, se pensate che vi serva una sola volta o rarissimamente. Altrimenti, questo è proprio quel che i segnalibri consentono, e qui non è un consiglio per OMB ma generale.
Un altro esempio è il file "settings" contenuto nella stessa cartella dei timer, quindi /etc/enigma2, tramite il quale potete trasferire tutta la configurazione dei tuner senza fatica.
* * *
In conclusione, quello relativo ai timer è solo un esempio perché più si conosce un'immagine (e le sue cartelle e file importanti) e più si può trarre vantaggio dall'utilizzo di un client FTP per configurarsi le immagini installate in OMB a immagine (è il caso dire) e somiglianza di quelle già completamente configurate e personalizzate.